Sao Luis e´ una citta´ coloniale patrimonio dell´UNESCO, conosciuta paricolarmente per la vivace scena notturna e per essere la capitale del reggae brasiliano (leggi heggy cosi´come leggi hocky per rock !). Chiaramente non ci siamo fatte sfuggire un occasione simile e dopo aver sperimentato la Tiquira (cachaca locale di color viola) abbiamo passato la notte da un bar all´altro. Nl raggio di pochi metri mi sono trovata ad ascoltare (e ballare) dal vivo samba, reggae, musica popolare brasiliana e bossa nova ed ogni vicolo era una festa nella decadente cornice degli azuleos di Sao Luis.
Siamo state sorprese da una banda pre carnevale, un assaggio di quello che sara´la follia di Baiha ! Una realta´ un po´strana quella di questa citta´ che in cui ho riscontrato la maggior concentrazione di pazzi di tutta la mia vita.
Racchiuso nelle poche vie del centro storico lo squallore di bambini spacciatori e il ristorante chic, la polizia per turisti che pare messa li´per decorazione e íl vicolo che e´meglio non prendere e la musica che magicamente abbraccia tutti.
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