la piccola reata´turistica che risponde al nome tanto canzonato di Jericoacoara si trova isolata da magnifiche dune di sabbia bianca lungo la costa nord est del Brasile.
e´ relativamente esclusiva perche´ la si raggiunge solo con un 4x4, fino a qualche anno fa non dovevano esserci che un paio di capanne oggi ci sono solo 20 pizzerie, 50 pousadas e (gracias a deus) divrse bancarelle di cocktails. Di giorno si sta´in spiaggia o si fanno tour in jeep, si sale sulla duna per vedere il tramonto, si scende per assistere alle (davvero imperdibili) performance di capuera sulla spiaggia e si passa la notte da una bancarella ad un locale piacevolmente animato da musica dal vivo. Bella Jeri e´bella ma un mistero (almeno per me) l´avvolge:
qui tutti sono incredibilmente belli. Non ho mai visto una maggior concentrazione di bellezze dell´essere umano come in questo paesello isolato.
I capueristi sono sculture, le comesse top model, gli stessi turisti sembrano tutti usciti da un qualche serial e addirittura ho visto un hippie (il Brasile dev´essere la patria di questa razza un poco sporca e noiosa per quanto pacifica) talmente splendido che si puo´permettere di non lavarsi. Mi sono chiesta se c´e´una soluzione all´ingresso. Si dev´esserci solo che tanto per cambiare sono entrata per qualche insolita porta...
venerdì, gennaio 27, 2006
Lencois Maranhenses
immaginate dune di sabbia bianca che si susseguono per chilometri.
Sono alte fino a 20 mt, ipnotiche come il paesaggio Sahariano, mentre il sole, il vento e le ombre delle nuvole ne modellano la forma e i colori.
sono isolate e la civilta´si limita ad un paio di casette raggruppate.
ma anche qui e´ impossibile separarsi dalla "brasilianita´" il trekking si fa infatti in infradito (piu´chic se sono Havaiana) e costume (piu´legal se e´brasileiro) e il cammino ed il calore vengono addolciti dall´incanto di pozze d´acqua piovana cristallina.
qua e la ci sono degli asini e delle capre e cespugli di muruaci e grandi alberi di caju´.
Sono alte fino a 20 mt, ipnotiche come il paesaggio Sahariano, mentre il sole, il vento e le ombre delle nuvole ne modellano la forma e i colori.
sono isolate e la civilta´si limita ad un paio di casette raggruppate.
ma anche qui e´ impossibile separarsi dalla "brasilianita´" il trekking si fa infatti in infradito (piu´chic se sono Havaiana) e costume (piu´legal se e´brasileiro) e il cammino ed il calore vengono addolciti dall´incanto di pozze d´acqua piovana cristallina.
qua e la ci sono degli asini e delle capre e cespugli di muruaci e grandi alberi di caju´.
una notte in Sao Luis
Sao Luis e´ una citta´ coloniale patrimonio dell´UNESCO, conosciuta paricolarmente per la vivace scena notturna e per essere la capitale del reggae brasiliano (leggi heggy cosi´come leggi hocky per rock !). Chiaramente non ci siamo fatte sfuggire un occasione simile e dopo aver sperimentato la Tiquira (cachaca locale di color viola) abbiamo passato la notte da un bar all´altro. Nl raggio di pochi metri mi sono trovata ad ascoltare (e ballare) dal vivo samba, reggae, musica popolare brasiliana e bossa nova ed ogni vicolo era una festa nella decadente cornice degli azuleos di Sao Luis.
Siamo state sorprese da una banda pre carnevale, un assaggio di quello che sara´la follia di Baiha ! Una realta´ un po´strana quella di questa citta´ che in cui ho riscontrato la maggior concentrazione di pazzi di tutta la mia vita.
Racchiuso nelle poche vie del centro storico lo squallore di bambini spacciatori e il ristorante chic, la polizia per turisti che pare messa li´per decorazione e íl vicolo che e´meglio non prendere e la musica che magicamente abbraccia tutti.
Siamo state sorprese da una banda pre carnevale, un assaggio di quello che sara´la follia di Baiha ! Una realta´ un po´strana quella di questa citta´ che in cui ho riscontrato la maggior concentrazione di pazzi di tutta la mia vita.
Racchiuso nelle poche vie del centro storico lo squallore di bambini spacciatori e il ristorante chic, la polizia per turisti che pare messa li´per decorazione e íl vicolo che e´meglio non prendere e la musica che magicamente abbraccia tutti.
giovedì, gennaio 19, 2006
sabato, gennaio 14, 2006
Alter do Chao
guardando una cartolina della minuscola isoletta dell´amore, la si potrebbe facilmente confondere per un atollo non dico del Pacifico, ma almeno dei Caraibi.
fino a quando non l´ho vista con i miei occhi non ho davvero creduto a queste immagini, ma e´ ancora piu´bella di come viene riprodotta in queste foto sbiadite in vendita in tutta l´Amazzonia.
Immaginate quindi una piccola striscia di perline bianche e rosa che affiora in acque blu (turchesi e trasparenti no, non e´un miraggio del resto) con límmancabile palmetta sfiorata dalla brezza tropicale ed un paio di chioschi di paglia.
Nulla di straordinario se non per il fatto che l´isoletta affiora nel Rio delle Amazzoni in piena foresta Amazzonica.
Le sue acque sono calde ed invitanti ( i piranha una leggenda ormai perche´si trovano tutti rinsecchiti nei negozi di souvenir)
in questo idilliaco angolo di Amazzonia ci siamo dedicate all´esplorazione dei frutti della foresta, nel senso culinario del termine (niente trekking selvaggio a sto´giro) ed oltre agli ormai ben conosciuti sapori dell´acai e guarana´(come faro´a sopravviverne senza ?) anche la strana zuppa di vatape´ a base di foglie che ti anaestetizzano un poco la lingua dopo averla pizzicata, e succhi di capuacu (buonissimo) taperiba e graviola (buoni) e muruci (sa di formaggio...)
e un ottimo "curry" amazzonico di color giallo intenso
fino a quando non l´ho vista con i miei occhi non ho davvero creduto a queste immagini, ma e´ ancora piu´bella di come viene riprodotta in queste foto sbiadite in vendita in tutta l´Amazzonia.
Immaginate quindi una piccola striscia di perline bianche e rosa che affiora in acque blu (turchesi e trasparenti no, non e´un miraggio del resto) con límmancabile palmetta sfiorata dalla brezza tropicale ed un paio di chioschi di paglia.
Nulla di straordinario se non per il fatto che l´isoletta affiora nel Rio delle Amazzoni in piena foresta Amazzonica.
Le sue acque sono calde ed invitanti ( i piranha una leggenda ormai perche´si trovano tutti rinsecchiti nei negozi di souvenir)
in questo idilliaco angolo di Amazzonia ci siamo dedicate all´esplorazione dei frutti della foresta, nel senso culinario del termine (niente trekking selvaggio a sto´giro) ed oltre agli ormai ben conosciuti sapori dell´acai e guarana´(come faro´a sopravviverne senza ?) anche la strana zuppa di vatape´ a base di foglie che ti anaestetizzano un poco la lingua dopo averla pizzicata, e succhi di capuacu (buonissimo) taperiba e graviola (buoni) e muruci (sa di formaggio...)
e un ottimo "curry" amazzonico di color giallo intenso
giovedì, gennaio 12, 2006
mercoledì, gennaio 11, 2006
lunedì, gennaio 09, 2006
Amazzonia
il viaggio lungo un Rio nell'Amazzonia e` credo, qualcosa di esclusivamente Brasiliano. Non e' come fare un tour nella giungla, il fiume e' talmente largo che e' difficile scorgere qualche animale, ci sono si diversi uccelli, coccodirilli, isolette su cui vivono bufali, un' infinita`di insetti tra cui delle cose racappriccianti mai viste e delfini rosa che saltano fuori dall' acqua al tramonto proprio quando i colori sono magici, ma e' la vastita' che colpisceImmaginate di essere su una barca per 3 g e 3 notti senza mai fermarvi e tutto cio' che vedete in qualunque direzione e' il verde che circonda un fiume lunghissimo...poi confluisce nel Rio delle Amazzoni e ti rendi conto di essere sul fiume piu' grande del mondo e che e' piu' ampio e piu' profondo di quanto ti fossi mai immaginato.Ho avuto i brividi, e' di proporzioni e intensita' spaventose !
Ma un viaggio in barca in Brasile e' l' ennesima occasione per fae nuove conoscenze e chiacchierare con chiunquequesta volta abbiamo conosciuto 3 studenti Paulisti in viaggio verso il Venezuela per una ricerca sponsorizzata dalla facolta' di sociologia nella quale studiano e gli interessi in comune ci hanno portato a fare lunghe chiacchierate e un paio di feste impreviste nella nostra cabina !una caratteristica di queste barche sono le amache, perche' e' cosi che si viaggia, decine di amache una attaccata all' altra (a volte a piu' livelli e li devi solo sperare di essere)fortunatouno spettacolo di colori e vita unici (presto foto sul blog), ma noi abbiamo deciso che almeno questa di esperienza non desideriamo farla e la cabina per quanto cabina e' un lusso che ci siamo concesse.arrivati a Manuas abbiamo prenotato un' altra cabina per Santarem (credo che il mio desiderio di amazzonia sia quasi saturo)nell'attesa, aproffittando del Paulisti abbiamo passato 4 giorni alla scoperta dei locali di Manaus ascoltando musica dal vivo e bevendo delle ben meritate caipirinhasdescrivere questi momenti non e' facile, non ho una bella foto da mettere o una descrizione colorata da fare, ma ero li' in un bar bettola in un quartiere in cui non mi sarei sognata di fermarmi neppure per un istante, di notte ad ascoltare della musica suonata per passione, mentre tutti venivamo coinvolti e noi ballavamo euforici.e se il resto non era di qualita' la musica certo lo era
ieripero' abbiamo assaggiato un po' di giungla: siamo andati ad una cascata a 2 di bus da Manuas e 2 ore di camminata, bellissimo, l'acqua e' del colore del te piu' intenso e tutt' intorno e'...Amazzonia.
Ma un viaggio in barca in Brasile e' l' ennesima occasione per fae nuove conoscenze e chiacchierare con chiunquequesta volta abbiamo conosciuto 3 studenti Paulisti in viaggio verso il Venezuela per una ricerca sponsorizzata dalla facolta' di sociologia nella quale studiano e gli interessi in comune ci hanno portato a fare lunghe chiacchierate e un paio di feste impreviste nella nostra cabina !una caratteristica di queste barche sono le amache, perche' e' cosi che si viaggia, decine di amache una attaccata all' altra (a volte a piu' livelli e li devi solo sperare di essere)fortunatouno spettacolo di colori e vita unici (presto foto sul blog), ma noi abbiamo deciso che almeno questa di esperienza non desideriamo farla e la cabina per quanto cabina e' un lusso che ci siamo concesse.arrivati a Manuas abbiamo prenotato un' altra cabina per Santarem (credo che il mio desiderio di amazzonia sia quasi saturo)nell'attesa, aproffittando del Paulisti abbiamo passato 4 giorni alla scoperta dei locali di Manaus ascoltando musica dal vivo e bevendo delle ben meritate caipirinhasdescrivere questi momenti non e' facile, non ho una bella foto da mettere o una descrizione colorata da fare, ma ero li' in un bar bettola in un quartiere in cui non mi sarei sognata di fermarmi neppure per un istante, di notte ad ascoltare della musica suonata per passione, mentre tutti venivamo coinvolti e noi ballavamo euforici.e se il resto non era di qualita' la musica certo lo era
ieripero' abbiamo assaggiato un po' di giungla: siamo andati ad una cascata a 2 di bus da Manuas e 2 ore di camminata, bellissimo, l'acqua e' del colore del te piu' intenso e tutt' intorno e'...Amazzonia.
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